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Lo sapevi che il selenio è usato nei pannelli solari grazie alle sue proprietà fotovoltaiche? | ||
Il selenio è un elemento chimico con simbolo Se e numero atomico 34, che ha acquisito una notevole importanza nel campo delle tecnologie rinnovabili, in particolare per quanto riguarda l'energia solare. La sua capacità di condurre elettricità in risposta alla luce lo rende un materiale fondamentale per la produzione di pannelli solari, contribuendo a una transizione verso fonti energetiche più sostenibili. Questo elemento, sebbene spesso trascurato rispetto ad altri semiconduttori, sta guadagnando un ruolo sempre più centrale nella produzione di energia solare e, di conseguenza, nella lotta contro il cambiamento climatico. Il selenio appartiene al gruppo 16 della tavola periodica, noto anche come il gruppo degli ossigenoidi, e presenta proprietà chimiche simili a quelle dello zolfo e del tellurio. In natura si trova in diverse forme allotropiche, ma la forma amorfa è la più utilizzata in applicazioni tecnologiche. Il suo utilizzo nei pannelli solari è principalmente legato alle sue proprietà fotovoltaiche, che permettono di convertire l'energia luminosa in energia elettrica. Questa capacità è dovuta alla struttura cristallina del selenio, che consente il movimento di elettroni quando il materiale è esposto alla luce. Quando la luce colpisce il selenio, gli fotoni trasferiscono parte della loro energia agli elettroni, permettendo loro di muoversi e generare una corrente elettrica. Questo processo è alla base della tecnologia dei pannelli solari, in cui il selenio è spesso utilizzato in combinazione con altri materiali semiconduttori. La sua efficacia è paragonabile a quella del silicio, il materiale più comune utilizzato per le celle solari, ma il selenio offre alcuni vantaggi distintivi, tra cui una migliore risposta a lunghezze d'onda più corte della luce e una maggiore stabilità in alcune condizioni ambientali. Un esempio notevole dell'utilizzo del selenio nella tecnologia solare è rappresentato dalle celle solari a film sottile. Questi pannelli sono composti da strati molto sottili di materiale fotovoltaico, di solito meno di un millimetro, e possono essere fabbricati utilizzando una varietà di materiali, tra cui il selenio. Le celle solari a film sottile presentano vantaggi significativi rispetto ai pannelli solari tradizionali in silicio, come la flessibilità, il minor peso e la possibilità di essere applicati su superfici curve. Inoltre, i pannelli a film sottile possono essere prodotti a costi inferiori, rendendoli una scelta interessante per l'implementazione su larga scala. Un altro esempio rilevante è rappresentato dalle celle solari a base di selenio e tellurio, note come celle solari di Cadmio-Tellururo (CdTe). In queste celle, il tellurio è combinato con il cadmio per formare un materiale semiconduttore estremamente efficace nella conversione della luce solare in energia elettrica. Tuttavia, il selenio può essere utilizzato per migliorare la efficienza di queste celle e contribuire alla stabilità a lungo termine del dispositivo. In effetti, la combinazione di selenio e tellurio ha portato a un notevole aumento dell'efficienza delle celle solari, rendendole competitive rispetto ai pannelli tradizionali in silicio. In termini di formule chimiche, il selenio può formare diversi composti, alcuni dei quali sono utilizzati per migliorare le proprietà delle celle solari. Uno di questi composti è il diseleniuro di cadmio (CdSe), un semiconduttore che ha dimostrato di avere eccellenti proprietà fotovoltaiche. La formula chimica CdSe indica che il composto è costituito da cadmio e selenio in un rapporto 1:1. Quando utilizzato in una cella solare, CdSe può assorbire la luce solare e generare una corrente elettrica, rappresentando una delle applicazioni più promettenti del selenio nell'energia rinnovabile. Un ulteriore sviluppo innovativo è rappresentato dalle celle solari organiche, dove il selenio è utilizzato per migliorare le proprietà di assorbimento di luce e stabilità. Queste celle sono costituite da materiali organici che possono essere progettati per assorbire specifiche lunghezze d'onda della luce. L'inserimento di selenio in questi materiali organici ha dimostrato di aumentare l'efficienza e la durata delle celle solari, aprendo nuove possibilità nel campo dell'energia solare. Negli ultimi anni, la ricerca sul selenio e le sue applicazioni nei pannelli solari ha visto la collaborazione di numerosi istituti di ricerca, università e industrie. Tra i pionieri di questo sviluppo ci sono stati scienziati e ingegneri che hanno lavorato in laboratori di tutto il mondo, contribuendo a migliorare le tecnologie fotovoltaiche. I gruppi di ricerca presso istituti come il Massachusetts Institute of Technology (MIT), l'Università della California, Berkeley, e l'Istituto Fraunhofer per l'energia solare in Germania hanno svolto un ruolo cruciale nel perfezionamento delle tecnologie a base di selenio. Questi istituti hanno condotto studi approfonditi sulle proprietà fisiche e chimiche del selenio, portando alla realizzazione di celle solari più efficienti e durevoli. Inoltre, aziende come First Solar, specializzate nella produzione di pannelli solari a film sottile, hanno investito notevoli risorse nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative che sfruttano il selenio. Queste collaborazioni tra il mondo accademico e l'industria hanno accelerato l'adozione delle tecnologie fotovoltaiche basate sul selenio, contribuendo a una maggiore penetrazione delle energie rinnovabili nel mercato globale. In sintesi, il selenio è un materiale cruciale nel campo della tecnologia solare, grazie alle sue straordinarie proprietà fotovoltaiche. La sua applicazione nei pannelli solari, in particolare nelle celle a film sottile e nei composti come il diseleniuro di cadmio, ha portato a significativi progressi nel settore. Le collaborazioni tra istituti di ricerca e aziende hanno ulteriormente spinto l'innovazione in questo campo, rendendo il selenio un elemento chiave nella transizione verso un futuro energetico più sostenibile. Con il crescente interesse per le energie rinnovabili e la continua ricerca di soluzioni più efficienti ed economiche, il selenio continuerà a giocare un ruolo fondamentale nel panorama energetico globale. |
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Info & Curiosità | ||
Il selenio è utilizzato nei pannelli solari, in particolare nei materiali semiconduttori come il selenuro di cadmio (CdSe) e il selenuro di rame indio gallio (Cu(In,Ga)Se2). Le unità di misura comuni includono watt (W) per la potenza, volt (V) per la tensione e ampere (A) per la corrente. La formula fondamentale per il calcolo della potenza elettrica è P = V × I, dove P è la potenza, V è la tensione e I è la corrente. I pannelli solari a film sottile, come quelli a base di CdTe, utilizzano selenio come parte della loro composizione chimica. Per quanto riguarda i componenti elettrici, i pannelli solari non hanno una piedinatura standardizzata, poiché variano a seconda del produttore e del modello. Tuttavia, i connettori comuni includono MC4 per la connessione dei moduli. I contatti tipici includono terminali per il positivo e il negativo. Curiosità: - Il selenio è un elemento raro, presente in minime quantità nella crosta terrestre. - Viene utilizzato anche in fotocamere e fotocellule. - Il selenio ha proprietà fotovoltaiche che lo rendono utile nei pannelli. - I pannelli a base di selenio sono più leggeri rispetto a quelli tradizionali in silicio. - Il selenuro di cadmio è altamente efficiente nella conversione della luce solare. - La produzione di pannelli a base di selenio è più sostenibile rispetto ad altri materiali. - Il selenio può migliorare la stabilità dei pannelli solari nel tempo. - È stato scoperto per la prima volta nel 1817 da Jöns Jacob Berzelius. - Il selenio può essere tossico in alte concentrazioni, ma è sicuro nei pannelli. - I pannelli solari al selenio possono operare bene anche in condizioni di scarsa luce. |
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Studiosi di Riferimento | ||
- William Shockley, 1910-1989, Co-inventore del transistor e studi sul silicio e selenio nei materiali semiconduttori - Karl Ferdinand Braun, 1850-1918, Pioniere nello sviluppo della tecnologia dei semiconduttori e della fotovoltaica - Chapin, Fuller e Pearson, 1908-Presente, Sviluppo del primo pannello solare commerciale utilizzante selenio - Richard L. D. Lutz, 1920-2012, Ricerca sull'uso del selenio in applicazioni fotovoltaiche |
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Quali sono le proprietà chimiche del selenio che lo rendono simile allo zolfo e al tellurio nel contesto delle tecnologie rinnovabili e dell'energia solare? In che modo la struttura cristallina del selenio contribuisce alla sua capacità di condurre elettricità e generare corrente elettrica quando esposto alla luce? Quali vantaggi distintivi presenta il selenio rispetto al silicio nelle applicazioni dei pannelli solari, in particolare riguardo alla risposta a lunghezze d'onda di luce? Come ha influenzato la combinazione di selenio e tellurio l'efficienza delle celle solari a base di CdTe, rispetto ai pannelli tradizionali in silicio? In che modo la collaborazione tra istituti di ricerca e aziende ha accelerato l'adozione delle tecnologie fotovoltaiche basate sul selenio nel mercato globale? |
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